Come passare all’electronic invoicing, in Italia e nel mondo

Electronic-invoicing

L’electronic invoicing è diventato un trend internazionale. Sempre più Paesi in tutto il mondo hanno adottato sistemi di fatturazione elettronica o si stanno impegnando per farlo, al contempo tecnologie legate al settore -come Peppol- sono destinate a diffondersi anche fuori dall’Europa. In questo contesto, per aziende e pubbliche amministrazioni è indispensabile adottare un punto di vista ampio e lungimirante, implementando da subito gli strumenti e le partnership strategiche per mantenersi competitivi. L’obiettivo è cogliere le opportunità che il futuro dell’electronic invoicing riserva.

 

Electronic invoicing, cosa succede in Europa e come prepararsi

In Europa il 2020 è l’anno dell’electronic invoicing. Entro aprile tutte le pubbliche amministrazioni dovranno essere in grado di ricevere e gestire la fattura elettronica europea, il formato standard individuato dall’UE per lo scambio documentale tra fornitori e PA. L’obiettivo è arrivare alla definizione di un sistema unico di e-procurement e gestione dei documenti di business comunitario, per ampliare il mercato dei singoli Paesi e facilitare gli scambi commerciali. Passi in avanti si stanno facendo anche riguardo alla fatturazione elettronica B2B, in Italia introdotta come obbligo di legge dal primo gennaio 2019. Si prevede che i prossimi Paesi ad adottare un proprio sistema di electronic invoicing per gli scambi documentali tra privati saranno la Serbia nel 2022 e la Francia 2023.

 

Come abilitare l’electronic invoicinig

È dunque urgente per le aziende italiane fornitrici di pubbliche amministrazioni estere dotarsi degli strumenti necessari per stare al passo con l’innovazione. Il sistema di electronic invoicing europeo prevede l’utilizzo di documenti in formato standard UBL XML: è necessario quindi individuare un buon sistema informatico da integrare con i propri strumenti digitali aziendali per creare e gestire file in tale formato standard. Un altro passo fondamentale è siglare un accordo con un service provider che offra il servizio di access point Peppol. Infatti, se l’UBL XML è il formato individuato per l’electronic invoicing, Peppol è l’infrastruttura attraverso cui i file dovranno viaggiare. Si tratta di un sistema capace di mettere in comunicazione il mittente, il nodo di interscambio governativo (in Italia SDI – Sistema di interscambio per l’electronic invoicing, NSO – Nodo Smistamento Ordini per i documenti d’ordine elettronici) e il destinatario, trasmettendo quindi il documento. Per utilizzarlo è necessario servirsi dell’access point, un portale digitale attraverso cui passano i file UBL XML. Dotarsi di queste soluzioni non è difficile, perché con la diffusione dei sistemi di fatturazione elettronica sul mercato sono presenti molti provider che offrono questi servizi dedicati.

 

Electronic invoicing, un trend mondiale

Queste soluzioni, oltretutto, potrebbero tornare utili in futuro anche per svolgere al meglio il proprio business extra europeo. L’utilizzo di Peppol sta prendendo piede anche fuori dal Vecchio Continente: basti pensare che a Singapore l’ente nazionale IMDA è diventato Peppol authority (cioè l’autorità che in un Paese si occupa della governance di Peppol: in Italia è Agid) nel 2018, con l’adozione a livello nazionale dell’infrastruttura di rete. Invece, nel febbraio 2019 l’Australia e la Nuova Zelanda hanno annunciato l’adozione dell’architettura di Peppol, definendo le proprie Peppol authorities nazionali nell’ottobre dello stesso anno con l’intenzione di implementare lo strumento per i propri sistemi di electronic invoicing.

Il panorama dell’electronic invoicing

Numerosi Paesi inoltre stanno lavorando alla definizione dei propri sistemi di fatturazione elettronica, a riprova del fatto che l’electronic invoicing è un trend di portata mondiale. Secondo il più recente rapporto Billentis di febbraio 2020, in Nord America i driver che guidano il settore della fatturazione elettronica B2B sono il procurement, i pagamenti, il commercio e la finanza. Un gruppo di lavoro sull’electronic invoicing insieme alla Federal Reserve spinge il settore industriale per adottare standard. In America latina invece è soprattutto il settore pubblico a spingere per l’electronic invoicing, in un’ottica di contrasto all’evasione fiscale. Il mercato della fatturazione elettronica vede come principali leader Messico, Brasile e Cile. Molto promettente secondo il report Billentis il mercato asiatico e del Pacifico, per cui gli analisti registrano una crescita continua fino al 2025. In particolare, la Cina si sta preparando al lancio sul mercato di strumenti idonei al B2B e B2C, mentre da aprile 2020 l’India renderà obbligatoria la registrazione delle fatture elettroniche, dal novembre 2020 il Vietnam renderà l’electronic invoicing obbligatorio per tutte le aziende.

 

Come far fronte all’avanzata dell’electronic invoicing

Le aziende, di fronte a questo scenario complesso, devono agire strategicamente per coglierne le opportunità. Ovviamente non si può prevedere il futuro delle decisioni dei singoli Paesi sull’electronic invoicing, ma la soluzione è mantenersi aggiornati il più possibile sui trend di mercato. Utile quindi adottare come partner un provider che, oltre a offrire i propri servizi per la gestione della fattura elettronica europea e nazionale, sia ben inserito in un contesto internazionale. Scegliere un’azienda di esperienza, presente da molti anni sul mercato, associata a realtà organizzative di oltre confine e che sia “sul pezzo”, garantirà di poter sfruttare le occasioni offerte dall’avanzamento dell’innovazione. Non solo nel proprio Paese, ma in tutto il mondo.