L’Europa punta a un’amministrazione digitale che si basi su interoperabilità, condivisione e semplificazione. In questa direzione vanno gli interventi in corso di attuazione negli ultimi anni per implementare sistemi utili all’implementazione del mercato unico digitale europeo, come la fatturazione elettronica internazionale. L’obiettivo è rendere più facili gli scambi commerciali tra enti pubblici e privati di Stati membri differenti. Dunque la strada del futuro, per chi vuole fare affari in Europa è tracciata. Per essere pronti è importante prepararsi al meglio conoscendo cosa si sta facendo per concretizzare lo scenario descritto e per sfruttare tutte le possibilità offerte dalle nuove prospettive europee di digitalizzazione.
Amministrazione digitale europea, la visione
In Europa, l’innovazione è sotto ai riflettori della politica. Per contestualizzare l’argomento, è utile sapere che la Commissione europea ha individuato sei temi prioritari per il quinquennio 2019-2024, su cui indirizzare risorse e policy.
Questi sono:
- Il Green deal europeo: iniziative a tutela dell’ambiente, come il supporto alle realtà imprenditoriali green e la riduzione di emissioni nocive industriali;
- L’economia al servizio delle persone: un’attenzione particolare alla società;
- Un’Europa pronta per l’era digitale: implementazione di nuove soluzioni digitali;
- Promozione dello stile di vita europeo: garantire le stesse opportunità a tutte le popolazioni degli Stati membri;
- Rafforzare la posizione dell’Europa nel mondo;
- Sostenere la democrazia europea.
Tra queste voci di prioritaria importanza per i politici europei dunque, vi è anche la digitalizzazione. Spingere la trasformazione digitale in Europa significa permettere alle proprie realtà produttive di mantenersi competitive a livello internazionale, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. L’importanza di questo aspetto è evidenziata anche dalle azioni intraprese dai legislatori europei: si pensi per esempio alla trattazione in sede istituzionale di tematiche come l’intelligenza artificiale o i Big data e i loro risvolti privacy. Nell’ottica di questa spinta alla digitalizzazione, si può inserire anche lo sforzo per semplificare attraverso la tecnologia il mercato unico europeo. Già da anni l’Europa sta lavorando per costruire un sistema di gestione dell’amministrazione digitale a livello comunitario, focalizzando gli interventi nell’ambito del public procurement. L’attenzione è puntata sulla gestione documentale e sulla digitalizzazione del ciclo dell’ordine.
Gli strumenti dell’amministrazione digitale europea
È importante quindi capire che la digitalizzazione non sarà una scelta opzionale in futuro, ma che per fare affari a livello europeo e mantenersi vivi sul mercato sarò importante conoscere gli strumenti per abilitare l’amministrazione digitale. Conoscenza della normativa, soluzioni informatiche ad hoc e la frequentazione di realtà associative internazionali possono fornire gli strumenti fondamentali per restare al passo. Del resto, la trasformazione dell’amministrazione digitale europea è già in atto.
Infatti, le politiche intraprese in questo senso hanno portato nel 2014 alla delibera numero 55 con cui si istituzionalizzava lo strumento della fattura elettronica europea. Un passo particolarmente importante, perché ha concretamente portato nella quotidianità delle aziende e delle pubbliche amministrazioni uno strumento che permette loro di svolgere i loro affari internazionali in maniera semplice, sicura e veloce. L’obbligo di saper gestire questa soluzione di amministrazione digitale è stato introdotto nel 2019, esteso a tutte le pubbliche amministrazioni dall’aprile 2020. La fatturazione elettronica europea è uno strumento abilitatore dell’interoperabilità tra i sistemi. Si basa sul formato documentale standard UBL XML, riconosciuto a livello internazionale, e consente a tutti i fornitori di utilizzare con qualsiasi pubblica amministrazione lo stesso metodo di fatturazione per lo scambio di documenti commerciali.
Al fine di poter semplificare le procedure, oltretutto, la fattura elettronica europea utilizza come canale di trasmissione Peppol. È questo un ulteriore strumento introdotto dall’Europa per l’amministrazione digitale. Si tratta infatti di un’infrastruttura di rete che fornisce uno standard per inviare e ricevere documenti commerciali. In Italia, oltre che per la fattura elettronica europea, lo si sta utilizzando da febbraio 2020 anche per scambiare gli ordini elettronici, attraverso il NSO – Nodo Smistamento ordini. Peppol è stato avviato come progetto pilota proprio per cercare uno standard che abilitasse l’interoperabilità nello scambio documentale. Questo perché l’obiettivo era superare le legislazioni nazionali, con le specifiche tecniche individuate da ogni Stato membro europeo in materia di documentazione fiscale. Burocrazia e normativa difficile rappresentavano infatti ostacoli alla libera circolazione del business in Europa, con svantaggi per i fornitori delle pubbliche amministrazioni.
Il futuro dell’amministrazione digitale: le nuove tecnologie
Gli interventi in materia di amministrazione digitale puntano proprio a superare questi ostacoli. Nello stesso ambito si sta lavorando a digitalizzare l’intero ciclo dell’ordine, per esempio con il documento di trasporto e la digitalizzazione delle dogane. Anche in questo caso, semplificare è la parola chiave per comprendere le azioni dei legislatori europei.
Non bisogna poi tralasciare la rilevanza che, un domani, le nuove tecnologie assumeranno anche nel settore dell’amministrazione digitale. Sono in corso per esempio sperimentazioni relative all’uso della blockchain per la fattura anticipata. Sarà sempre più importante per le aziende e la pubblica amministrazione confrontarsi con esperti, aggiornarsi e, soprattutto, innovare.